La telemedicina cardiologica nella medicina dello sport:

  • Contribuisce alla sicurezza nella pratica sportiva garantendo un ventaglio di esami specialistici immediati a tutti i soggetti che praticano sport, adulti e bambini, dal livello agonistico a quello amatoriale e saltuario.
  • Permette ai centri di medicina dello sport di soddisfare una più ampia domanda sui controlli cardiovascolari mantenendo numericamente invariato il personale specialistico dedicato e avvalendosi di cardiologi qualificati che operano in remoto.
  • Diventa uno strumento di lavoro indispensabile nella gestione delle emergenze per tutti i medici dello sport che lavorano presso società sportive costantemente a fianco degli atleti e/o intervengono direttamente sul campo.

Un ventaglio di servizi per il cliente

ECG
Holter Cardiaco
Holter Pressorio

Telecardiologia e prevenzione della morte improvvisa nello sportivo

La morte improvvisa nel giovane sportivo, apparentemente sano, rappresenta un evento drammatico che continua a generare grande sconcerto sia nell’opinione pubblica che nella classe medica.

Negli ultimi anni drammatici incidenti occorsi a giovani sportivi sono balzati agli onori delle cronache trattandosi di morti improvvise legate ad alterazioni cardio respiratorie preesistenti ma non rilevate in precedenza. Esiste infatti una morte improvvisa da sport che colpisce più di 1000 giovani under 35 ogni anno.

Uno studio pubblicato sul Giornale Italiano della Società Italiana di Cardiologia dello Sport, e condotto tra il 2006 e il 2012 su 592 decessi occorsi durante la pratica sportiva, ha rilevato come la morte cardiaca improvvisa coinvolga quasi esclusivamente il mondo dilettantistico ed amatoriale, con un’incidenza altamente sottostimata.

La minore percentuale dei decessi tra i tesserati, testimonia l’utilità dello screening pre-partecipazione come mezzo di prevenzione primaria nei confronti delle MCIS. Per contro il numero elevato di incidenti tra gli sportivi non agonisti riflette una cultura pubblica della sicurezza nello sport ancora lontana dai target e che va implementata con la sinergia della medicina sportiva, della specialistica cardiologica e degli operatori sportivi.

Lo sport più coinvolto nel fenomeno delle MCIS risulta il calcio con oltre 4 milioni di praticanti in Italia seguito dal ciclismo, podismo, fitness, tennis, sci e nuoto.
Un cenno particolare va alle morti improvvise verificate durante l’attività motoria scolastica.

La telecardiologia rappresenta in questo scenario preoccupante, e conseguentemente alle indicazioni normative sull’attività sportiva non agonistica, un alleato indispensabile per il medico di medicina dello sport per l’effettuazione dello screening cardiologico dell’atleta che possa sopperire alla domanda in costante crescita e che garantisca una pratica consapevole e sicura dell’attività sportiva per tutta la popolazione.

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