La telemedicina cardiologica nelle Residenze Sanitarie Assistite

  • Permette la diagnosi e il controllo della patologia cardiovascolare senza spostamento dell’anziano; ripetuti ricoveri ospedalieri possono comportare il rischio di gravi scompensi psico-fisici nonché l’aumento di complicanze iatrogene.
  • Favorisce il contenimento dei costi legati all’ospedalizzazione; essa infatti rappresenta la quota maggiore della spesa complessiva per gestione dello scompenso.
  • Contribuisce a sviluppare un’autonomia gestionale delle strutture sanitarie soprattutto quando di piccole dimensioni e non dotate di personale medico specialistico.

Un ventaglio di servizi per il cliente

ECG
Holter Cardiaco
Holter Pressorio

Telemedicina cardiologica e ospedalizzazione degli anziani ospiti delle RSA

In Italia sono circa 300 mila gli anziani ospiti nelle strutture residenziali assistite.

L’incidenza delle malattie cardiovascolari in questo segmento di popolazione è particolarmente elevata con un primato dello scompenso cardiaco che colpisce mediamente il 10% degli anziani tra i 75 e gli 85 anni e aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età; l’ospedalizzazione per problematiche cardiovascolari negli anziani ospiti delle RSA assume quindi un aspetto fondamentale.

Frequentemente l’ospedalizzazione produce un declino irreversibile dell’anziano in termini di stato funzionale con un 75% dei pazienti ultrasettantacinquenni che perdono in autosufficienza durante il ricovero ospedaliero, e tale declino non sembra essere attribuito alla malattia che ha portato all’ospedalizzazione.

Nonostante gli effetti negativi dell’ospedalizzazione dell’anziano fragile, negli ultimi anni si è registrato un incremento del ricorso al ricovero, soprattutto dalle strutture sanitarie non munite di staff medico specialistico.

Quando infatti la struttura, perché di piccole dimensioni o perché non previsto dalla normativa, non dispone di uno specialista dedicato, le richieste di ricovero possono avere naturalmente un livello di appropriatezza inferiore e generare dei ricoveri impropri con pesanti conseguenze sull’anziano e sui costi sanitari.

La telecardiologia diventa in questa ottica una soluzione di elezione per il monitoraggio cardiovascolare in remoto degli anziani ospiti delle RSA migliorando da una parte gli outcomes clinici dei pazienti grazie alla possibilità di taratura puntuale e valutazione dell’efficacia dei programmi di cura, e riducendo dall’altra il ricorso al ricovero, spesso inappropriato con beneficio sulla qualità di vita del paziente e sulla gestione delle risorse sanitarie.

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